Abstract
L’inizio dell’attività editoriale dell’Archivio risale ai primi anni della sua fondazione da parte dello studioso grossetano Roberto Ferretti. A partire dalle pubblicazioni che l’Archivio ha realizzato direttamente, o che ha promosso, si possono distinguere due periodi: quello della conduzione di Roberto Ferretti, che si conclude nel 1985, dopo la sua tragica scomparsa, e quello successivo, contraddistinto dapprima dall’impegno per la realizzazione del Museo della Maremma, e poi dalla direzione di Piergiorgio Zotti. Fra le pubblicazioni del periodo ferrettiano assumono particolare rilievo i «Quaderni dell’Archivio» perché parte di un progetto di intervento culturale sul territorio che prevedeva di accostare iniziative folkloriche (come la rappresentazione di un bruscello, una rassegna di canti popolari, oppure un intervento didattico improntato alla conoscenza del folklore locale) alla realizzazione di un libro che costituisse la memoria dell’iniziativa e consentisse la diffusione della conoscenza. Il periodo successivo è caratterizzato da una parte dalla produzione editoriale legata alla realizzazione di convegni e giornate di studio, raccolta nella nuova serie dei Quaderni, e dall’altra dalla presenza dei collaboratori dell’Archivio fra le pagine delle riviste locali, anche non specialistiche, come il Corriere della Maremma, Amiata Storia e Territorio. La nuova serie dei Quaderni è affiancata da un altro progetto, la collana dei «Fotografi della Maremma», che mette insieme in maniera critica le immagini, non necessariamente d’autore, spesso raccolte di album familiari, che rappresentano alcuni aspetti della vita, del lavoro, della cultura locale.
The beginning of the Archive’s editorial activity dates back to the first years after its institution by the scholar from Grosseto Roberto Ferretti. Going through the publications the Archive has realized or promoted, we can outline two distinct phases: the first saw the lead of Robert Ferretti, and ended in 1985, when he tragically passed away. The second phase was characterized, at first, by the efforts for the creation of the Museum of the Maremma, and then by the lead of Piergiorgio Zotti. Among the publications of the first phase, the Archive’s Notebooks (Quaderni dell’Archivio) hold a high position, because they are part of a project of cultural intervention on the territory that was intended to join folkloric initiatives (such as the performance of a bruscello, a review of popular chants, or an educational presentation on local folklore) with a written publication that would constitute the initiative’s memorandum, favoring the dissemination of knowledge. The following phase is characterized, on one hand, by an editorial production linked to the promotion of conventions and seminars, which converged in the new series of the Notebooks and on the other hand, by the publication of some of the Archive’s collaborators’ writings in local journals, specialized or not, such as the Corriere della Maremma, Amiata Storia e Territorio. The new series of the Notebooks was joined by another project: the set dedicated to the “Maremma’s photographers”, which critically joined those images – not necessarily authorial, and often coming from family albums – which represented aspects of local life, work, and culture.