Maurizio Agamennone — La terza edizione, quella del 2000: un possibile ‘ur-text’ del progetto La Notte della Taranta

Abstract

Il saggio propone una ricognizione sulle prime edizioni, dal 1998 al 2001, del noto festival salentino denominato La Notte della Taranta, divenuto una delle più importanti manifestazioni dedicate alle tradizioni musicali locali, in Europa. Nato in maniera piuttosto estemporanea nell’estate del 1998, come evento unico ospitato in una sola giornata, nelle ore notturne, si è nel tempo trasformato fino a divenire un Festival di durata estesa, con specifica articolazione in concerti diversi, culminanti nel concerto conclusivo che si tiene nella località di Melpignano, al centro di una are denominata “Grecìa salentina”, dove alcune comunità conservano l’uso di antichi dialetti greci. Fin dall’inizio il Festival La Notte della Taranta è stato segnato da un importante “discorso pubblico” sui processi possibili di “patrimonializzazione” delle tradizioni musicali locali, con posizioni fieramente contrapposte, progressivamente trasformatesi in coerenza con il crescente successo del programma medesimo. In particolare, l’edizione del 2000, ha rappresentato una nuova prospettiva di organizzazione, distribuzione e ideazione artistica, che si è conservata sostanzialmente inalterata fino a oggi.

The paper provides a survey on first editions – from 1998 to 2001 – of the well-known festival called La Notte della Taranta, one of the most important events dedicated to local musical traditions in Europe. Born rather extemporaneously in summer of 1998, as a unique event in a single day, during the night, it is transformed over time to become a Festival of extended duration, with specific articulation in several concerts, culminating in a final concert that is held in the village of Melpignano, in the called “Grecìa Salentina”, where in some villages are still spoken Greek dialects. From the beginning, the Festival La Notte della Taranta was marked by an important “public discourse” on possible ways to “patrimonialize” the local musical traditions, with cultural and political positions strongly opposed, gradually changed in line with the growing success of the program itself. In particular, the edition of 2000, represented a new perspective on the organization, distribution and on the selection of cultural events and musical performances, which has survived essentially unchanged until today.