Paola Atzeni — La cultura dei minatori delle Alpi. Una svolta negli studi antropologici italiani?

Abstract

Il saggio parte dal dibattito sui temi gramsciani dell’egemonia e della subalternità culturale, vivo in Italia a partire dagli anni Settanta del Novecento. L’autrice sottolinea come, nella mancanza di studi antropologici italiani sulle culture operaie rilevata da Fabio Dei, assuma importanza il numero 71 de «La ricerca folklorica» sulla cultura dei minatori delle Alpi. Il saggio offre analitiche disgiunzioni sul ruolo delle donne nell’industrializzazione mineraria sarda rispetto a quella alpina. Porge inoltre congiunzioni sui profili culturali assunti dai disgaggiatori, dagli armatori, e specialmente dai minatori, nelle tecniche di sicurezza vitali per sé e per gli altri, passate al vaglio analitico ed ermeneutico, demartiniano e ciresiano, gramsciano e foucaultiano, sui modi di produrre soggettivazioni pur in condizioni di sottomissione. Alla luce di più recenti studi antropologici, le soggettivazioni proprie delle culture operaie assumono speciali consistenze ontologiche, teoriche e metodologiche.

The essay begins with the debate on the gramscian themes of hegemony and subaltern culture, alive in Italy since the Nineteen-Seventies. In the light of the absence of Italian anthropological studies on worker culture observed by Fabio Dei, the author underlines the importance of issue 71 of «La ricerca folklorica» focused on the culture of the Alpine miners. The essay offers analytical diversification on the role of men and women in Sardinian mining industrialisation in comparison to the Alpine mines. Furthermore, it presents connections between the cultural profiles of rock removers, carpenters, and miners as regards technics of vital security for themselves and others. These cultural profiles, and their way of producing subjectification in submission conditions, are scrutinized analytically and her-meneutically using demartinian, ciresian, gramscian and foucaultian approaches. In the light of the most recent anthropological studies, the subjectifications of worker cultures assume particular ontological, theoretical, and methodological consistencies.