Letizia Bindi — Il Paese immaginato. Località, ‘tradizione’ e Teche Rai

Abstract

Incursione nell’immenso patrimonio audiovisivo conservato negli Archivi delle Teche RAI, considerate come un «nuovo terreno per l’antropologia» secondo l’espressione che fa da sottotitolo al volume sui Media Worlds curato da F. Ginsburg, L. Abu-Lughod, B. Larkin. A partire dall’ascolto e dalla visione dei documenti presenti nell’archivio multimediale della RAI, l’autrice tenta un bilancio di cinquanta anni di presenza dei media nella sfera pubblica italiana, indagando le complesse relazioni intrattenute tra località, tradizione, cultura di massa e intrattenimento popolare. La ricerca intende tenere conto anche dei contesti di produzione e di programmazione dell’Azienda. Si accenna alle scelte archivistiche e catalografiche operate dalla RAI come spunto di riflessione sulle strategie di patrimonializzazione ad esse sottese.

A journey into the immense audiovisual patrimony of the Archivi delle Teche RAI, described as a «new terrain for anthropology», according to the expression used as a sub-title of the volume on Media Worlds edited by F. Ginsburg, L. Abu-Lughod and B. Larkin. Through listening to and watching documents stored in the RAI multimedia archives, the author seeks to take stock of the fifty years in which the media has been present in the Italian public sphere, investigating the complex relationship between places, traditions, mass culture and popular entertainment. The research also attempts to take into account the diverse contexts of production and the company’s programming policy. A quick examination of archiving and cataloguing policies undertaken by the RAI organisation is intended to open a discussion on ways by which documents of this kind become part of national cultural heritage.