Maja Bošković-Stulli — Sulle orme del kresnik e del benandante

Con una nota di Gian Paolo Gri

Abstract

Muovendo dalle attestazioni da lei stessa raccolte raccolte nelle campagne di ricerca in Istria (Croazia) negli anni Cinquanta del Novecento e dalle discussioni derivate da suoi precedenti contributi interpretativi, l’autrice prende in esame l’attuale quadro complessivo delle attestazioni balcaniche relative a esseri mitici analoghi al krsnik; presenta il quadro comparato delle caratteristiche linguistiche e morfologiche; lo discute in riferimento alla documentazione storica (riferendosi soprattutto ai contributi di Carlo Ginzburg, a partire dai Benandanti fino a Storia notturna) e al recente dibattito sulla natura sociale e sciamanica oppure sulla natura originariamente mitica di queste figure di combattenti-protettori della comunità. Conclude accennando al recente e rinnovato utilizzo politico e ideologico delle figure tradizionali nell’ambito dei conflitti etnici.

This essay explores all Balkan documents concerning mythical beings comparable to the krsnik. It includes information the author collected in the 1950s, during her field research in Istria (Croazia), and confronts it with issues she discussed in previous essays. The text focuses on both the linguistic and the morphological aspects of the phenomenon, in a comparative perspective. Historical references such as Carlo Ginzburg’s «Benandanti» (The Good Goers) and «Storia notturna» (Nocturnal Story) are cited together with the latest studies, which attempt to define characters who fight in order to protect their community as social, shamanic or essentially mythical entities. The author sums up by discussing the political and ideological exploitation of these traditional figures in the context of ethnic conflicts.