Lucilla Stefani — Circuiti di reciprocità fra saperi e soggetti nelle aree-bambini di Pistoia

Abstract

Nei contesti scolastici è possibile rilevare una cultura bambina e una cultura adulta in una interazione che è continua ma rinforza spesso anche le rispettive specificità. Il saggio si propone di indagare la reciproca influenza che adulti e bambini hanno nella costruzione delle proprie immagini in momenti alterni di condizionamento e di resistenza a scuola. La ricerca sul campo si cala nei «laboratori» per l’infanzia di Pistoia: il laboratorio della fiaba e il laboratorio del libro. L’esperienza nei laboratori viene scomposta nelle diverse sequenze, vengono individuate le pratiche dell’apprendimento e i modelli su cui poggiano le attività. Risulta centrale l’idea di una circolarità reciproca di significati e di norme che devono dipartire dalla famiglia ed essere rinforzate a livello formativo dai laboratori. Tale reciprocità costituisce la forma sociale che collega e distingue gruppi e istituzioni scolastiche, tramite il rapporto fra bambini e adulti.

Children and adults meet themselves in the school settings in a continuous interaction of specific different roles. The essays explains how children are conditioned by the latters but offer resistance in the time-space processes that connect the self to the image of the other too. The fieldwork took place at the school workshops «Telling stories» and «Reading a book», in the borough of Pistoia (Italy). The experiences in the workshops are splitted up into the basic discourse sequences, the contextual practices are identified, and are explicated the mental models that the actors’ doing is based upon. From the ethnographic observations it results that there is an important moment in the mutual circle of meanings and norms that depart from families and are strengthened in the workshops. Such a reciprocity makes the social form that connects and differentiates social groups and school institution through the relations between children and adults.