Alberto Borghini — Una scelta semiotica di Gastone Venturelli. Il Centro di documentazione della tradizione orale “G. Venturelli” di Piazza al Serchio (Lucca)

Abstract

Il messaggio-parole, quale sarebbe costituito dalla fiaba (Venturelli), è un metalinguaggio «ai margini»: tra chi non è più protagonista del sociale (i nonni-destinatori) e chi non lo è ancora (i nipoti-destinatari). Si tratta di un metalinguaggio per estraneità: per doppia separazione metonimica dal sociale in atto. Un’ipotesi sull’evento-festa. La realtà come funzione di realtà e come funzione tendenzialmente asintotica del simbolico (e dell’immaginario). Interviene cosi una diversa nozione di messaggio: il messaggio come momento della langue: il messaggio come funzione paradigmatica e di grammaticalità, vale a dire il messaggio come «località» dotata di «funzione di globalità » (piano del contesto non immediato). L’analogia sintattica e l’analogia semantica; la «causalità significante». II progetto del «Centro di documentazione della tradizione orale “G. Venturelli” di Piazza al Serchio (LU)».

The message-parole which is to be found in the (Venturelli) fairy tale consists of a meta-language which stands on the verge of ones who are no longer protagonist to the social group (grandparents telling the tale), and ones who are yet to become protagonist (grandsons to whom the tale is told). Here, we find a break between the social and the metonymic act. It’s a double metonymic separation from the social action. A hypothesis about the event -feast. The reality as a function of reality and as a mostly asymptotic function of the symbolic (and of the imaginary). This way, a different langue is operating: the message as a moment of grammar, i.e. a message as a «locality» equipped with a «global» function (plan of non-immediate context). Syntax and semantics analogy; the «causality significant». The purpose of the «Centro di documentazione della tradizione orale [Centre for the documentation on oral tradition] “G. Venturelli” di Piazza al Serchio (LU)».