Riccardo Putti — Pensando a Maurizio Catani

Abstract

In occasione della scomparsa di Maurizio Catani avvenuta lo scorso autunno, Riccardo Putti ricorda il suo incontro con l’antropologo italo-francese. I momenti condivisi e i periodi trascorsi insieme tra Italia e Francia scorrono per immagini: nei brevi scorci della ricerca di campo in Salento, nella seconda metà degli anni ’80, tra le campagne assolate e le case di Cocumola, tra campi di ulivi e filze di tabacco, le pesanti apparecchiature tecniche raccolgono voci e volti dei testimoni locali. Le esperienze comuni e i confronti avvengono nello stile di lavoro e nell’insegnamento di Catani, in una dimensione di «terreno» umanizzato, in cui si manifesta anche l’identità personale del ricercatore. I brevi tratti parigini, tra i luoghi privati e quelli istituzionali della ricerca, completano questa memoria personale.

Commemorating the death last autumn of Maurizio Catani, Riccardo Putti recalls his meeting with the Italo-French anthropologist. He depicts images of moments they shared in Italy and France: in the brief glimpses of field research in Salento, in the late eighties, in the sun kissed countryside and the houses of Cocumola, in the olive groves and rows of tobacco plants, the cumbersome technical apparatus recorded voices and faces of local witnesses. Their experiences they have in common and their exchange of views take place in the context of Catani’s style of work and teaching, in a humanized «terrain» where the personal identity of the researcher becomes apparent. Brief flashes in Paris, both in private spaces and academic institutions, complete this personal commemoration.