Fabio Calzia — Riconsiderare i gruppi folk. In che modo si differenziano da quelli del resto di Europa e come, interagendo con le comunità che li hanno generati e con le istituzioni, gestiscono le manifestazioni etno-coreutiche dell’isola

Abstract


Il gruppo folk è una forma di associazionismo particolarmente diffusa in Sardegna. ll mondo del ballo tradizionale trova in esso la sua esibizione spettacolare e mediatica, a volte vista con sospetto dagli studiosi e dagli appassionati. Questo saggio propone uno sguardo etnografico del fenomeno al di là dei suoi risultati nella performance, tracciandone una storia e delineandone la morfologia nella prospettiva di estrapolarne gli aspetti inerenti alla creazione di un’identità sarda collegata al mondo del folklore. L’attenzione si concentra inoltre sul rapporto coi musicisti, specialmente i suonatori di organetto e le relazioni con le comunità di origine, le realtà paesane della Sardegna di cui sia i gruppi che i suonatori rappresentano l’esteriorizzazione coreutica e musicale.

In Sardinia, the folk group is a widespread form of association. It provides the world of traditional dance with a spectacular and media-oriented arena at which scholars and aficionados sometimes look with suspicion. This essay gives account of an ethnographic gaze on the phenomenon, and it goes beyond its performance results. The author traces a history of it, and outlines its morphology, aiming to extrapolate from it those features that are inherent to the shaping of a Sardinian identity connected to the world of folklore. Another focus is on the folk groups’ relationship with musicians — especially with organetto players — and with the communities of their origin: those Sardinian village realms of which both folk groups and musicians represent dance and musical performances.