Abstract
Il testo sviluppa alcune note di commento che avevano accompagnato la prima presentazione pubblica del film documentario “La festa di Nostra Signora di Valverde” (realizzato con Felice Tiragallo a Dorgali, in Sardegna). Facendone emergere alcuni tratti antropologici significativi: La festa appartiene ad un ciclo annuale di sette feste, le cosiddette festas de pandela (feste di stendardo), intitolate a santi vari. La festa e il culto del santo, sorta di ‘antenato mitico’, chiama a raccolta sa carva (discendenza), che per l’occasione si costituisce come gruppo di ‘parenti del santo’, rinnovando vincoli antichi di comparaggio e di solidarietà. La realizzazione della festa conferisce prestigio al priore designato, accreditandolo come leader e ‘donatore’ di festa all’interno della comunità; come ridistributore di beni (cibo in grande misura), anche prodotti e donati da altri; come organizzatore di prestazioni di lavoro. In un complesso circuito di dono e contro-dono.
The essay expands on some written commentaries accompanying the first public presentation of the documentary La festa di Nostra Signora di Valverde [The feast of our Lady of Valverde] (filmed with Felice Tiragallo in Dorgali, Sardinia). It focuses on some anthropologically significant elements: The feast belongs to a yearly cycle of seven: the so-called festas de pandela (insignia’s feasts), which are dedicated to various saints. Both the cult and the feasts of the saint — a sort of ‘mythical ancestor’ — call for the sa carva (progeny) to gather: for the occasion, the group of ‘relatives of the saint’ is composed, and ancient ties of comparaggio and solidarity are renewed. The implementation of the feast gives prestige to the designated prior, who is accredited, within the community, with being leader and ‘donor’ of the feast: a re-allocator of goods (large quantities of food) — also of those that are produced and donated by others —, and an administrator of the work force. The occasion gives way to a circuit of donation and counter-donation.