Felice Tiragallo — Le migrazioni e il lavoro della memoria ad Armungia. Mutamenti, abbandoni e ritorni in un paese della Sardegna sud-orientale attraverso le parole dei suoi abitanti

Abstract

In questo saggio intendo discutere i modi e le circostanze in cui le memorie delle emigrazioni formano in una comunità della Sardegna sud-orientale un tessuto variamente articolato di rappresentazioni sociali condivise. Le emigrazioni chiamate in causa sono quelle iniziate nel secondo dopoguerra verso le zone industriali e minerarie europee e verso il nord Italia, e che hanno modificato per sempre l’equilibrio di sussistenza, ad Armungia, fra il lavoro dei contadini e dei pastori. Il complesso gioco di rimandi fra la memoria e l’oblio, fra le cose ricordate e le cose rimosse, genera nei protagonisti degli abbandoni, e poi dei ritorni, una percezione non sempre distaccata e pacificata del senso e dei motivi di quelle lontane fughe dalla vita rurale della Sardegna degli anni Cinquanta.

In this essay I intend to discuss the methods and the circumstances in which the memories of the emigrations create a social fabric made of shared social representations in a community of south-eastern Sardinia. The emigrations in question are those that started, post second world war, towards the industrial and mining areas of Europe and towards the north of Italy, and that have altered forever the balance of existence between the work of farmers and shepherds in Armungia. The complex frame of reference between memory and oblivion, between the things remembered and those repressed, generates in the protagonists of the abandonment, and then of the return, a perception that is not always removed or pacified by the meaning and the reasons behind the escape from the rural life of Sardinia in the nineteen-fifties.