Cristiana Franco — Animali e identità sociali. Il Palio di Siena e il ‘totemismo’ delle Contrade

Abstract

Nella cultura senese contemporanea il sistema delle Contrade e il loro rito principale (il Palio) costituiscono due fra le più importanti pratiche di definizione identitaria della città e dei sottogruppi in cui essa si articola. In entrambi i casi, i riti e le retoriche in gioco coinvolgono relazioni di tipo zooantropologico: gli animali eponimi delle Contrade e il cavallo del Palio costituiscono dei ‘totem’, in quanto chiamati a rappresentare, rispettivamente, il mosaico delle identità interne alla città e la sua principale cerimonia collettiva. Implicate in tali dinamiche identitarie, le relazioni dei Senesi con questi animali risultano in qualche modo ‘sacralizzate’ e possono divenire terreno di scontro fra i sostenitori della tradizione come valore per se (refrattari a qualunque modifica delle pratiche locali) e quanti pretenderebbero di interferire con essa. Tale il caso degli animalisti, che rifiutano di riconoscere valore al Palio, ritenuto pericoloso per la salute e l’incolumità dei cavalli in gara, e che si appellano alle più recenti leggi nazionali in materia di tutela del benessere e della salute degli animali per farlo abolire o almeno modificare. I portatori di tali istanze vengono perciò percepiti dai Senesi tradizionalisti come nemici della città, del suo patrimonio culturale della sua secolare identità comunale.

Siena is divided into seventeen subdivisions called Contrade. The Contrade identities are proudly represented by ‘‘totems’’, animals which are meant to be the emblems of the group. Another important animal in the Siennese culture is the horse who plays the main role in the principal event of the year, the Palio, a revered and celebrated horse race in which the Contrade compete against each other. Siena’s internal identities and its most celebrated ceremony thus implicate relationships between citizens and the animals involved as being in some way ‘‘sacralized’’. Those who are opposed to any alteration of the local practice, and who are supporters of a valued tradition, clash with those who wish to interfere with it. Such is the case with animal rights activists who refuse to recognize the value of the Palio, and considers the tradition dangerous for the health and safety of racing horses. In order to have the tradition abolished or at least, modified, activists appeal to the most recent national laws on the issue of safeguarding the animals’ well-being. They are therefore perceived by traditionalists as enemies of the city, of the cultural heritage and of the centuries old municipal identity.