Abstract
Il saggio è stato scritto per il secondo volume (1970) degli atti del convegno Gramsci e la cultura contemporanea tenuto a Cagliari il 23-27 aprile 1967, convegno al quale l’autore partecipò ma non tenne relazioni. Successivamente il testo è stato ripreso, insieme ad altri, e con l’aggiunta di alcune Postille, nel volume del 1976 Intellettuali, folklore, istinto di classe. Note su Verga, Deledda, Scotellaro, Gramsci. Vengono prese in esame il gruppo di note che gli editori della prima edizione dei Quaderni del carcere di Gramsci riunirono con il titolo di Osservazioni sul folclore nel volume Letteratura e vita nazionale (1950), con l’intento principale di controllare la fondatezza di certe formulazioni che fanno autorizzare o negare da Gramsci la prospettiva di un’utilizzazione politica del folclore, ma, di necessità, il discorso si allarga anche su punti abbastanza remoti da quello iniziale. Tuttavia, quali che ne siano i risultati effettivi, l’intenzione di fondo è rimasta quella di intendere il testo, ricavandone il contesto, senza proposito alcuno di derivarne avalli o condanne.
This essay was written to be published in the second volume (1970) of the proceedings of the conference Gramsci e la cultura contemporanea [Gramsci and Contemporary Culture] that took place in Cagliari in 1967 (April 23rd-27th). Gramsci attended the conference, but did not present any report. In 1976, the text was republished – together with other writings and the addition of some Postils –, in the book Intellettuali, folklore, istinto di classe. Note su Verga, Deledda, Scotellaro, Gramsci. [Intellectuals, Folklore, Class Instinct. Notes on Verga, Deledda, Scotellaro, Gramsci]. The set of annotations that the editors of the first publication of Gramsci’s Quaderni del carcere [Prison Notebooks] collected under the title of Osservazioni sul folklore [Observations on Folklore] are analyzed, with the main objective of checking the soundness of some formulations that have Gramsci authorize or negate the perspective of a political use of folklore. However, necessarily, the dissertation also encompasses issues that are quite remote from the primary one. Nonetheless, whatever the actual results may be, the fundamental aim is to understand the text, to uncover its context, with no intention at all to derive compliances or condemnations from it.