Abstract
La valle d’Ossau, nei Pirenei francesi, è stata sovente presentata come un luogo di forte vocazione conservativa delle tradizioni coreutiche e canore del Béarn. A tale destino ha concorso senza dubbio alcuno il turismo, che vi appare fin dal 1830 associato al termalismo prima di orientarsi – agli inizi del ventesimo secolo, verso le attività sportive di alta montagna; il turismo ha giocato infatti un ruolo centrale nella conservazione delle danze e dei canti tradizionali e nella loro valorizzazione, di cui possiamo riconoscere gli effetti nel ruolo centrale che le feste locali odierne consacrano a tali tradizioni. Sarebbe tuttavia improprio considerare riduttivamente queste stesse feste come manifestazioni folkloristiche indirizzate ai turisti. Per quanto, infatti, la loro forma ed il senso stesso che ne danno gli autoctoni, siano legati alla presenza di un sguardo dall’esterno, le feste continuano a mantenere un forte legame con la vita interna delle comunità locali, come si tenterà di mettere in evidenza sottolineando le frontiere che, entro la pratica festiva, vengono tracciate tra il sé e gli altri.
The Ossau valley, in the French Pyreneian region of Bearn, has been widely reknown as a strongly conservative area as concerning its local dance and singing customs. A major role has been certainly played by the early tourism which started to include the region since the 1830, firstly for the local thermal venuesd and secondly, from the dawn of XX century, reoriented toward high mountain sports and leisures. Tourism helped to keep and transmit the choreutic and singing traditions, as well to valorize them until the point that today’s many local festivals pivot on the celebration of dance and music performances. Though the forms of such heritage and the meaning that people associate to it, depend on an “outer view”, a mere reading of this tradition as a “touristic” induced effect, would hide the discourse which is directed to the inner life of local communities, along frontiers between the “self” and the other, that this essay will try to draw and make visible.