Abstract
L’articolo raccoglie le note di un’etnografia condivisa del “Barilotto o Festa dei Rioni” di Castellina Scalo, piccola frazione nel Chianti, pochi chilometri a nord di Siena che ho osservato insieme a Josè Coleman, intellettuale Kuna profondo conoscitore della propria tradizione orale e rituale per in un paio di domeniche nel settembre del 2006. Si tratta di una festa di recente istituzione, basata su giochi e animazioni lontani dalle forme della festa medievale o neogotica dell’area senese e molto sensibile a modelli televisivi. Dalle due diverse prospettive incrociate e confrontate, qui sinteticamente riassunte, nasce un gioco di interpretazione che rivela la natura polisemica delle pratiche festive, sviluppato in conversazioni e osservazioni che sono disponibili, in formato audiovisivo, sul sito arsvidendi.unisi.it
The paper offers the notes of the shared ethnographic account of “Il Barilotto or Festa dei Rioni” of Castellina Scalo, small Chianti village located few kilometers north of Siena. Jose` Coleman, Kuna intellectual and deep connoisseur of his own oral and ritual tradition, and I have been observing this feast for a couple of Sundays in September 2006. The urban village feast is newly established; it is influenced by televisive models of celebration and it is based on several competitive games as well as on representationals practices rather distant from the medieval and neo-Gothic forms, prevalent among the feasts of the Sienese area. The polysemic nature of festivals is shown through the intertwining of the two different views, here briefly summarized, which are offered in audiovisual format on the site arsvidendi.unisi.it