Abstract
Il saggio ricostruisce le circostanze dell’incontro tra l’autore, allora studente e cultore di storia delle tradizioni popolari, e Giorgio Baratta, docente di Storia della filosofia morale presso l’Università degli studi di Urbino. Al centro di quegli incontri i comuni interessi per Gramsci e la materia folclorica, da cui scaturirà l’idea di tesi. È qui narrato il percorso seguito per la stesura e per la realizzazione del volume Frammenti indigesti. Temi folclorici negli scritti di Antonio Gramsci. Una parte di quei materiali è, però, rimasta esclusa dal libro ed è stata ripresa in questo contributo. In particolare: alcune nuove osservazioni sulla grafia “folklore/folclore” adottata da Gramsci nei suoi scritti, una breve considerazione sul termine “ascolto, ascoltare” presente nelle note carcerarie. A conclusione una riflessione sul Gramsci in contrappunto di Giorgio Baratta: la metafora musicale del “contrappunto” viene qui integrata con quella di “ostinato”, applicata al tema gramsciano di “carattere degli italiani”.
This essay is about the circumstances of the meeting between the author – student and scholar of history of popular traditions at that time – and Giorgio Baratta, professor of History of Moral Philosophy at the University of Urbino. Arguments of those meetings were the common interest in Gramsci and folk materials, from which will come the idea of the thesis. Here we speak about the route followed during the preparation and realization of the book Frammenti indigesti. Temi folclorici negli scritti di Antonio Gramsci. However, part of those materials had not been included in the book, and we are gathering them in the present volume. In particular: some new observations on the spelling of “folklore/folclore” adopted by Gramsci in his writings, together with a brief consideration of the term “ascolto/ascoltare” wrote during the prison period. At the end, we introduce a reflection on Antonio Gramsci in contrappunto. Dialoghi col presente of Giorgio Baratta: the musical metaphor of “contrappunto” is here integrated with the one of “ostinato”, applied to the Gramscian theme about “caratteri degli italiani”.