Francesco Zanotelli — Per un’antropologia storica della genesi di un distretto industriale. Le fonti orali, i post-mezzadri e la piccola impresa a Poggibonsi

Abstract

In questo articolo si dà conto dello sviluppo industriale vorticoso degli anni Cinquanta e Sessanta del XX secolo a Poggibonsi, una allora piccola comunità dell’Italia Centrale, indagato con una prospettiva rivolta alla interpretazione soggettiva – ex post – dello sviluppo da parte dei protagonisti di quel processo, in primo luogo i piccoli imprenditori. Parallelamente, si afferma che alcune delle questioni poste dalla letteratura sociologica e storica sul fenomeno della piccola impresa italiana possono trovare nuove ipotesi di soluzione a partire dall’uso sistematico e intensivo delle fonti orali. Si insiste qui sul momento iniziale, sulla genesi dello sviluppo, poiché tale prospettiva antropologico- storica permette di ritornare, con ipotesi non scontate, sulla questione della embeddedness tra società, famiglia, economia e politica e sulla supposta continuità tra famiglia mezzadrile e famiglia-impresa nei distretti industriali italiani. Alla luce del nuovo materiale raccolto basato sull’uso delle fonti orali e d’archivio emergono alcune ipotesi: la nascita delle prime imprese all’inizio degli anni Cinquanta è legata ad occasioni che si creano nell’ambiente urbano, strettamente connesse e in continuità con la tradizione artigianale e industriale già presente sul territorio. I soci dell’impresa vengono ricercati nel gruppo dei pari, costituito da fratelli, amici, conoscenti. L’aspetto peculiare delle nascenti ditte della Valdelsa sta nel fatto che non sono in prevalenza imprese familiari, ma nemmeno si configurano come ditte individuali: si tratta in prevalenza di società di fatto, frutto delle aspirazioni di una medesima generazione di giovani. La trasformazione in senso prevalentemente industriale è oggi concepita localmente come un’esperienza storica di una specifica generazione, pertanto un’esperienza al contempo di coorte e di età. Essa corrisponde alla produzione di una identità generazionale ‘speciale’ che funge da volano per l’affermarsi di esperienze imprenditoriali individuali ma al contempo condivise e socializzate.

All along the Fifties and Sixties of 20th Century, the area of Poggibonsi – once a little town in Central Italy – develops widely from a sharecropping agriculture to a petty industries economy. In this article that transformation is analysed with an actor oriented perspective, especially that of the little entrepreneurs. Based on oral and archival sources, I focus on the moment of the industrial kick off, considering that one historical-anthropological perspective can contributes with new insights to the socioeconomic debate on the embeddedness of local society, family, industrial districts and political institutions. What emerges from the treatment of the oral material is that: the birth of the new industries is basically a urban-originated process, that rely on a previously existent technical-scape; the main social characteristic of the new enterprises is not kinship but friendship; belonging to the same new generation of young adults is a cohesive factor in terms of cooperation inside the same enterprise and among enterprises even in the same business sector.