Carmen Zinno — Terre promesse: sulle strategie te(le)ologiche soggiacenti al sistema universitario

Abstract

‘Promettere’ non è solo un atto linguistico (Austin 1962; Searle 1969) o una emissione performativa dell’intenzionalità del tutto incontrollabile (Butler 1997) ma un’azione generativa complessa e variamente articolata attraverso e dentro la quale ci proiettiamo nel futuro. Nella seguente ricerca mi propongo di rintracciare i caratteri di un dispositivo linguistico, performativo e generativo, della promessa, atto a compensare i limiti dell’ordinarietà degli agenti di un campo, rendendolo proprio in quanto tale, il fulcro di una vera e propria ‘antropologia della promessa’. L’occasione di individuare e saggiare la pervasività di tale dispositivo (Foucault 1994) è il campo dell’istituzione universitaria pubblica, ovunque in crisi, congestionato dal numero e contemporaneamente esaminato con costanza da differenti angolature. Ho dedicato dunque gli ultimi anni di studi specialistici a una ricerca etnografica nell’Ateneo fiorentino. Prima di essa è stato necessario approfondire l’analisi dei testi humboldtiani sull’Università Moderna e dei suoi successivi usi ideali. In seguito, grazie alla ricerca etnografica, all’analisi dei testi ministeriali delle numerose riforme universitarie e alla lettura di alcuni testi sui vari meccanismi istituzionali, ho individuato alcuni caratteri del dispositivo della promessa. Essi, rintracciabili in più istituzioni del campo sociale, permettono di informare il presente per mezzo di una costante tensione verso il futuro, luogo temporale in cui ‘il promesso’ (colui a cui viene promesso qualcosa) è inserito e istituito. In questo modo il futuro è il contenitore di carenze e paure del presente (Augé 2011). Svuotarlo infatti della mitologia causante l’eccesso di visioni e di rappresentazioni precostituite che lo attanaglia, potrebbe diventare il compito di una antropologia della promessa. La sua cornice istruttoria sarebbe dunque un’etnografia mirata all’analisi della promessa stessa. È oltremodo auspicabile infatti la costruzione di uno strumento di indagine preventiva circa la credibilità/attendibilità di una promessa ‘ideale’ grazie al quale scartare ‘in tempo’ ogni promessa non realizzabile riducendo al minimo il quoziente ipotetico ed esclusivamente ideale del promettere.

‘Promise’ is not only a speech act (Austin 1962; Searle 1969) or a performative issue of an intentionality (Butler 1997) but a complex and variously articulated generative action through which the future projection of ourselves takes place. The aim of this paper is to trace the performative and generative characteristics of this linguistic device making it the focus of an ‘anthropology of the promise’. The opportunity to identify and to test the pervasiveness of this apparatus/dispositif (Foucault 1994) is the public university, everywhere in crisis, congested by the number and looked steadily from different perspectives. I dedicated the last years of my studies to an ethnographic research on the University of Florence. First, it was necessary to deepen the analysis of the humboldtian texts on Modern University and its subsequent ideal uses. Through ethnographic research, analysis of numerous ministerial university reforms and essays on various institutional mechanisms I have identified some features of the device of the promise in action. It is possible to find these characteristics in most institutions of the social field because their values are often imbued of a constant tension towards the future, a setting/environment where ‘the promised’ (one to whom something has been promised) is included. In this way the future is a container of weaknesses and fears of present (Augé 2011). In fact, to empty the future from the mythology due to an excess of preconceived visions and representations that afflict him, could become the task of the anthropology of promise. Its frame investigation would therefore be an ethnographic analysis focused on promises. So it is highly desirable the construction of an instrument to investigate the credibility/trustworthiness of a promise whereby discard every promise that can not be achieved.