Alessandro Deiana — Folklore: genealogia ed egemonia. Appunti e materiali per una ricerca possibile

Abstract

Nel ripensare l’approccio teorico al folklore, questo saggio tenta di mostrare che il problema di partenza non è la definizione di un oggetto preliminare di nome folklore, da parte di un soggetto chiamato folklorista alla ricerca di una teoria, ma l’elaborazione di un’analitica, cioè di una genealogia, che indaghi la relazione storica di sapere-potere che costituisce sia l’oggetto che il soggetto del folklore. E un rapporto storico-sociale determinante è quello dell’egemonia. Infatti l’egemonia risulta essere l’orizzonte ideologico-sociale in cui si colloca la nozione di folklore, ed egemonici sono gli effetti del discorso folklorico. Da questa prospettiva si può ripensare il rapporto folklore-egemonia-subalternità nella direzione di una formulazione del folklore come egemonia, anziché (solo) come subalternità. Il delinearsi di questi nuovi territori richiede che si traccino nuove piste di ricerca e nuovi obiettivi etnografici conseguenti, quali quelli rappresentati dalla disciplina cerimoniale, dalla soggettivazione folklorica e dal dispositivo patrimoniale.

This paper, rethinking theoretical approaches to folklore, try to demonstrate that the starting problem is not the definition of an object called folklore by a subject called folklorist in search of a theory. But is the elaboration of an analytics, that is a genealogy, which examines power/knowledge relationship that forms both the object and the subject of folklore. A decisive historical relation is the hegemony. Indeed hegemony turn out to be the social and ideological horizon where is situated historically the notion of folklore, and hegemonic are the effects of folkloric discourse. From this point of view one can rethinking the connection between folklore, hegemony and subalternity in the direction of a formulation of folklore as hegemony rather than (only) as subalternity. So are opened new fields that need consequent research paths and ethnographic purposes, such as represented by ceremonial discipline, folkloric subjectivation and heritage apparatus.