Ferdinando Mirizzi — Loria e i raccoglitori regionali per la Mostra di Etnografia Italiana del 1911: il caso della Basilicata

Abstract

La Mostra di Etnografia Italiana del 1911, le cui vicende sono state ampiamente ricostruite soprattutto da Sandra Puccini, fu resa possibile grazie alla fitta rete di collaboratori regionali, corrispondenti e inviati, scelti e coordinati da Lamberto Loria con la collaborazione di Francesco Baldasseroni. Tra essi vi era Giuseppe Antonio Andriulli, giovane docente e giornalista attivo a Firenze ma di origini lucane, a cui Loria affidò il compito di raccogliere oggetti e documenti di interesse etnografico per la Basilicata. Il saggio ripercorre il viaggio di Andriulli, che si svolse tra il mese di luglio del 1910 e il mese di febbraio del 1911, e cerca di dare ragione delle sue scelte nella selezione dei materiali individuati e forniti ai curatori della Mostra. La fonte principale per descrivere e comprendere tali vicende è stata costituita dalle lettere tra Andriulli, Loria e Baldasseroni, custodite nell’Archivio Storico del Museo delle Arti e delle Tradizioni Popolari di Roma, presso l’Istituto Centrale per la Demoetnoantropologia, che sono state trascritte da Francesca Castano nel corso di un lavoro di ricerca condotto, sotto la guida dell’autore del saggio in quanto relatore, in funzione del conseguimento della laurea in Operatore dei Beni Culturali presso l’Università della Basilicata.

As Sandra Puccini’s publications have thoroughly shown, the Italian ethnography exhibition held in Rome in 1911 was made possible by the contribution of many regional researchers who were asked by Lamberto Loria and Francesco Baldasseroni to collect artefacts, documents, and information for the exhibition throughout Italy. Giuseppe Antonio Andriulli was one of them: a young teacher and reporter born in Basilicata who worked in Florence at the time and was appointed by Loria to collect ethnographic artefacts and documents in his home region. This essay follows Andriulli’s mission (July 1910 – February 1911), and explores his criteria for the selection of the material to be sent to the curators of the exhibition. The author’s primary source of information is a collection of letters exchanged between Andriulli, Loria, and Baldasseroni at the time, which is preserved in the historical archive of the Museum of Popular Arts and Traditions (Museo Nazionale delle Arti e Tradizioni Popolari), seat of the Central Institute for Cultural Anthropology (Istituto Centrale per la Demoetnoantropologia). Francesca Castano transcribed these letters while conducting a research finalized to obtain her university degree in Cultural Heritage Administration (Università della Basilicata) under the guidance of the author, who was her final thesis advisor.