Abstract
L’articolo introduce il tema della casa privilegiando una prospettiva etnografica. Si discute principalmente la nozione di casa come dimora, oggetto e sede di pratiche magiche; come luogo di performance rituali e cerimoniali e di pratiche di carattere religioso. Ci si sofferma, in particolare, sul tema del lavoro in casa e per la casa e sul fenomeno del folk revival, che ha comportato la rilettura e la valorizzazione del patrimonio rurale, anche architettonico (ristrutturazioni e riadattamento di edifici contadini), l’arrivo di nuovi residenti nelle aree montane e collinari e la rinascita dell’interesse per le occupazioni agricole e la pastorizia, anche nella popolazione giovane e colta. Nella parte conclusiva, l’articolo avvia una discussione sulla questione migratoria in Italia, analizzando le modalità di interazione e le contraddizioni abitative nella convivenza tra persone di differenti generazioni e periodi di arrivo e facendo cenno anche ai conflitti religiosi e alle feste tradizionali nel contesto d’arrivo.
The house is analyzed chiefly on an ethnographical basis. The main topics I discussed are: the house as a seat, object and means of magic operations; as the place for ritual and ceremonial performances (some in the context of our important folk revival too) and also for common religious practices; work in the house and for the house; the restoration and readjustment of old rural buildings in the context of such folk revival, of newcomers in the mountain and hill areas, and of the renewal of rural and sheep-breeding occupations, among young and educated people too. Finally I tried to outline some problems connected with the massive quota of immigration in Italy and with the interaction and contradictions in the houses among persons of different generations and periods of arrival, adding some reference to conflicts as to religion and religious traditional festivals in the new context.