Fabio Dei — Il sacro domestico. Religione invisibile e cultura materiale

Abstract

Qual è il ruolo del sacro nelle case delle famiglie italiane di oggi? Questo articolo si basa su una ricerca dedicata alla cultura materiale domestica in famiglie toscane di ceto medio, che mostra la quasi totale assenza di oggetti o immagini esplicitamente religiose. Nel corso della ricerca è stato tuttavia possibile individuare una implicita sacralità di alcuni generi di oggetti: oggetti che, per usare le nozioni elaborate da Annette Weiner e Igor Kopytoff, acquisiscono lo status di beni ‘inalienabili’, ‘densi’ o ‘singolarizzati’. L’articolo si concentra dunque su items di cultura materiale identificabili come ‘oggetti di affezione’, ‘reliquie personali’, ‘archivi di memoria culturale’. Basandosi sulla nozione di ‘religione invisibile’ proposta da Thomas Luckmann, viene suggerito un legame tra simili oggetti e i ‘temi ultimi’ che strutturano la vita quotidiana nelle società occidentali e nel contesto della cultura di massa.

What is the role of the sacred in contemporary highly-secularized Italian family homes? A research on material culture in popular and middle-class homes in Tuscany towns shows the almost total absence of explicit religiuos objects and images. Nevertheless, it is possible to detect an implicit sacredness of some kinds of things, which gain the status of ‘inalienable’, ‘dense’ or ‘singularized’ objects – to use Annette Weiner’s and Igor Kopytoff’s notions. In this paper, I discuss material culture items like ‘objects of affection’, ‘personal relycs’, ‘cultural memory archives’ and others. Relying on Thomas Luckmann concept of invisible religion, I suggest a link between such objects and the ‘ultimate themes’ structuring everyday life in Western cultures.