Abstract
La cucina, si sa, è il cuore della casa, il luogo in cui si costruisce insieme al valore culinario del cibo il suo profondo senso sociale. Nessuna meraviglia allora che oggi la cucina, intesa tanto come ambiente quanto come attività, sia cambiata profondamente. Prima sono caduti i muri che la tenevano separata dal soggiorno e dal salotto, poi, assecondando la cronica mancanza di tempo e spazio della contemporaneità, si è contratta e ottimizzata all’inverosimile fino a ridursi a un solo oggetto: il tutto-in-uno di cui il Bimby della Vorwerk è il capostipite . Questo saggio parte proprio da questo oggetto, un prodotto industriale che ha per noi la funzione di informatore, testimone di un profondo cambiamento che può essere delineato proprio a partire da esso, per ricostruire semioticamente il senso sociale di questo attore non umano e la rete di relazioni che intrattiene con noi umani.
The kitchen, it is known, is the heart of an house, the place where the culinary value of food and its important social meanings are both constructed. No wonder that kitchens (and cousine) have profoundly changed recently. First the walls that used to keep them separated from living rooms and sitting rooms fell down, after that, they were contracted and optimized going along the chronic lack of time and space of contemporary world. At the end of the process they became a single object, the all-in-one of which the Vorwerk’s Thermomix is the forefather. This paper starts from such an object, an industrial product that becomes and informant for us, that is the witness of a relevant change that can be reconstructed by semiotically analysing the social meaning of such a non-human actor and the web of relationships it has with humans.