Abstract
L’intervista, pensata originariamente per essere inserita entro una pubblicazione del Museo del brigantaggio di Cellere con l’intento di farle svolgere la funzione di cornice rispetto ad alcuni materiali (per lo più trascrizioni di interviste) raccolti nelle sue pagine, tende a restituire un punto di vista antropologico sul mondo del localismo e soprattutto dei localisti. Alla luce della lunga esperienza di ricerca, praticata tra campo e mondo accademico, della militanza scientifica e politico- culturale sul territorio, viene chiesto a Pietro Clemente di raccontare alcune sue esperienze di rapporto con studiosi localisti e, al contempo, di proiettare le dinamiche relazionali – nonché le politiche e le poetiche del localismo così come le ha potute osservare – entro scenari di più ampio carattere teorico.
In this interview (originally designed as part of the activities of the Brigandage Museum – Cellere, Viterbo), Pietro Clemente ref lects from an anthropological point of view on the world of ‘localism’ and of ‘localists’. Starting from his lifelong experience of field research, academic debates, and cultural-political militancy, Clemente talks about his fruitful meetings with local scholars; at the same time, he tries to situate the poetics and politics of localism in the context of wider theoretical landscapes.