Mariano Fresta — Giuseppe Colitti. Un antropologo di confine

Abstract

L’articolo delinea, attraverso la recensione delle sue opere, la figura di Giuseppe Colitti che ha raccolto numerosissime testimonianze sulla vita, sull’economia, sulla storia, sulle credenze e gli usi popolari del territorio del Vallo di Lucania. Le sue ricerche, che privilegiano essenzialmente teorie e metodi della storia orale, spaziano dalla storia locale al folklore e all’antropologia: all’inizio Colitti si sofferma sulla vita della propria città, Sala Consilina in provincia di Salerno, e poi, con cerchi concentrici sempre più vasti, conduce una puntuale indagine sulle condizioni di vita e la cultura delle popolazioni dell’intero territorio del Vallo fino alle montagne circostanti; né manca di studiare i rapporti di queste con quelle del Cilento e della Lucania.

Giuseppe Colitti was a local scholar engaged in collecting documents and oral sources about the life, economy, history, beliefs and folklore in the Vallo di Lucania area (Salerno, Southern Italy). This paper outlines Colitti’s intellectual profile through the review of some of his works. His research, mainly based on theories and methodologies of oral history, ranges from local history to folklore and anthropology. Initially, Colitti focuses on the life of his own village, Sala Consilina (Salerno); then, using a kind of concentric circles method, his investigations come to concern the culture and the living conditions of wider areas and populations. In fact, he studies the entire territory of Vallo and of the surrounding mountains, comparing this cultural context with those of the nearby Cilento and Basilicata.