Abstract
Il trattamento archivistico dei dati antropologici prevede, al contempo, operazioni di conservazione e azioni di valorizzazione che ne permettano la disponibilità per un largo pubblico. In questa prospettiva, se da una parte l’archivista è chiamato a ripercorrere l’avventura di campo dei ricercatori dalla sua postazione, d’altro canto ai ricercatori si domanda di adottare metodologie funzionali alla futura archiviazione dei dati. L’esempio degli archivi di Luisa Orrù depositati presso l’università di Cagliari riflette questo duplice aspetto e incoraggia la larga diffusione dei dati grazie agli strumenti dell’Umanistica Digitale. L’esperienza della fonoteca della MMSH (Maison méditerranéenne des sciences de l’homme) d’Aix-en-Provence e il trattamento di soggetti comuni ai due archivi – l’etnobotanica e l’antropologia medica – costituisce un modello e un invito alla condivisione dei dati della ricerca in una prospettiva di Fair Science.
The archival treatment of anthropological data includes, at the same time, conservation operations and enhancement actions for a wide public access. In this perspective, if on the one hand the archivist is called upon to retrace the researchers’ field adventure from his workstation, on the other hand, researchers are asked to adopt functional methodologies to the future archiving of data. The example of the Luisa Orrù’s archives that are stored at the university of Cagliari reflects this dual aspect and encourages the wide dissemination of data thanks to the tools of Digital Humanities. The experience of the MMSH (Maison méditerranéenne des sciences de l’homme) phonotheque in Aix-en-Provence and the treatment of subjects common to the two archives – ethnobotany and medical anthropology – is a model and an invitation to the sharing of research data in a Fair Science perspective.