Abstract
Tex Willer è uno dei più popolari fumetti italiani; ormai entrato nel suo settantunesimo anno d’età è anche una delle testate più rappresentative di una azienda editoriale italiana come la Sergio Bonelli Editore. Si può dire che la storia di questo fumetto e del suo editore percorra la storia italiana dal dopoguerra in poi. Le storie di Tex Willer sono ambientate nel Far West e, come nel genere cinematografico del western, i paesaggi hanno un ruolo fondamentale. Le avventure del ranger e dei suoi compagni si svolgono nei luoghi classici della wilderness dell’immaginario western: grandiose montagne e foreste, inospitali deserti, pericolose paludi e ancor più pericolose città con i loro intrighi politici e affaristici. I suoi nemici, nuovi e vecchi, ritornano ciclicamente come pure gli amici e gli alleati di sempre in una variazione sul tema continua di narrazioni in cui correre in soccorso degli amici e difendere i più deboli di fronte ai prepotenti, tra questi i nativi o gli afroamericani, sono sempre presenti.
Tex Willer is one of the most popular Italian comics. Today has reached seventy-first and it is also one of the most representative publications of an Italian comics publishing company such as Sergio Bonelli Editore. We can say that the story of this comic strip and its publisher covers Italian history from the post-war period onwards.Tex Willer stories are set in the Far West and, as in the western film genre, landscapes play a fundamental role. The adventures of the ranger and his companions take place in the classic scenes of the western imaginary: great mountains and forests, inhospitable deserts, dangerous swamps and even more dangerous cities with their political intrigues and shady deals. New and old enemies return in cyclically as well as friends and allies; it is a matter of a continuous variation on a theme; rescuing friends and defend the weak (among them Native or African American peoples) against the bullies are a recurring plot.