Cristina Pozzi — Decostruire e costruire: il ruolo dell’antropologia nell’analisi dell’interazione tra biomedicina e medicina cinese

Abstract

A causa della crescente diffusione della medicina cinese in Italia, il Sistema Sanitario Nazionale si è ritrovato a negoziare i suoi confini con una variegata offerta di terapie provenienti dalla Cina. In questo articolo, facendo riferimento ad una ricerca etnografica condotta nella città di Milano e che ha come protagonisti medici e terapeuti, illustro come l’indagine antropologica possa contribuire all’apertura di un dialogo tra biomedicina e medicina cinese. Per permettere ciò, l’antropologo deve prima passare attraverso una fase di decostruzione, ovvero mettere in discussione i fondamenti teorici, storici e culturali di questi due sistemi medici, per poi costruire un’analisi dell’interazione tra biomedicina e medicina cinese, cogliendo l’importanza di pratiche, attori e luoghi che concorrono quotidianamente a dare vita a questo rapporto.

Due to the spread of Chinese medicine in Italy, the National Health System had to negotiate its borders taking account of different therapies that come from China. In this article, referring to an ethnographic research carried out in the city of Milan among doctors and therapists, I illustrate how anthropological investigation can contribute to the opening of a dialogue between biomedicine and Chinese medicine. To allow this, the anthropologist must go through a deconstruction phase, that put into question the theoretical, historical and cultural foundations of these two medical systems. Only in this way, he will be able to build an analysis of the interaction between biomedicine and Chinese medicine, perceiving the importance of practices, actors and places that every day contribute to give life to this relationship.