Isabella Riccò — Pluralismo terapeutico e medicina popolare: dalla segnatura alle medicine alternative

Abstract

Numerosi studi sulla medicina popolare (ed in particolare sul rituale della segnatura) sono stati condotti in Italia durante la seconda metà del Novecento. Ciò nonostante, l’interesse per il fenomeno è drasticamente diminuito negli ultimi decenni a causa ‘dell’apparente’ scomparsa dei rituali terapeutici tradizionali. L’articolo prende le mosse da una ricerca multi-situata tra Emilia Romagna e Catalogna ed intende mostrare il panorama della medicina popolare in questi due territori. Se da un lato si mette in luce come effettivamente il ‘modello classico della medicina popolare’ stia scomparendo, dall’altro si evidenzia anche come questo non implichi la scomparsa della medicina popolare in sé. Molte di queste pratiche terapeutiche e credenze infatti sono state reinserite in un altro contesto, ogni giorno più presente in Occidente, quello delle medicine alternative e delle terapie olistiche. Questa realtà ci permette di tracciare un vincolo tra il pluralismo terapeutico di oggi e quello di ieri, così come di dimostrare l’esigenza di trovare ‘spazi di resistenza’ al modello medico egemonico.

During the second half of the twentieth century, numerous studies on folk medicine (and particularly on the ritual called segnatura) were conducted in Italy. Nonetheless, the interest for the phenomenon has drastically decreased during the last decades due to the ‘apparent’ disappearance of folk therapeutic rituals. A multi-located research conducted between Emilia Romagna and Catalonia constitutes the base for this contribution, which aim is to present the folk medicine panorama in these two areas. On the one hand, the disappearance of the classic model of folk medicine has been confirmed, while, at the same time, it has been showed how this fact does not imply folk medicine’s disappearance as such. Many of these therapeutic practices and beliefs have sure enough been reinserted into another context, increasingly present in the Western countries: the one of alternative medicines and holistic therapies. This reality permits to draw a link between the today’s and yesterday’s therapeutic pluralisms, as well as to demonstrate the need of ‘spaces of resistance’ to the hegemonic medical model.