Marco Fabbrini — I riti nuziali dell’Abruzzo dell’Ottocento attraverso l’Ethno-fiction dannunziana

Abstract

Questo saggio si propone di indagare alcuni aspetti dell’opera letteraria di Gabriele D’Annunzio nei suoi rapporti con le discipline demoetnoantropologiche. Più specificamente, l’attenzione è rivolta alla rappresentazione degli usi nuziali abruzzesi dell’Ottocento, in quanto a più riprese un medesimo particolare del cerimoniale popolare viene da lui riproposto e rielaborato, prima, nelle Novelle della Pescara, poi, nel Trionfo della morte ed, infine, nella Figlia di Iorio. Dopo aver reperito le fonti di tale rito nelle opere di Antonio De Nino e averne ricostruito il sistema etno-culturale di appartenenza, si dimostrerà come D’Annunzio sia passato dal mero utilizzo decorativo dei referenti folklorici – i folkloremi – alla costruzione di una complessa ethno-fiction nella Figlia di Iorio. In quest’ultima, la rielaborazione e la messa in scena del rito nuziale rintracciato permettono di ricavare, oltre alla sua funzione strutturante all’interno della trama, la volontà di restituire il senso del rito popolare per le élite intellettuali destinatarie del dramma, la specifica interpretazione antropologica dello stesso elaborata da D’Annunzio e anche il posizionamento ideologico dello scrittore rispetto al folklore.

This paper aims to investigate some aspects of the literary work of Gabriele D’Annunzio, which are strictly related to cultural anthropology and folklore. More specifically, I focus on the recurring folk wedding ceremonies of the Abruzzi region that appear in Le novelle della Pescara, Trionfo della morte, and La figlia di Iorio. First, I trace the sources of D’Annunzio within the works of Antonio De Nino and recreate the pertaining ethno-cultural system. Then, I demonstrate how he moved on from the mere decorative use of folkloric referents – the folklorèmes – to the construction of a complex ethno-fiction in La figlia di Iorio, in which they play a structuring function within the plot. This re-elaboration and staging of the nuptial rite will show the desire of D’Annunzio to render the meaning of folk rite to the intellectual élites, his specific anthropological interpretation, and also his ideological position on folklore.