Cecilia Draicchio — «C’est l’argent qui parle!». Economie della salute mentale tra assistenza psichiatrica e prayer camp in area nzema (Ghana)

Abstract

A partire dalle parole pronunciate da un’interlocutrice incontrata in un campo di preghiera in area nzema, l’autrice riflette sul complesso ruolo che il denaro e la compravendita di psicofarmaci svolgono nelle articolazioni tra prayer camp cri­stiani e assistenza psichiatrica nel Ghana rurale. In dialogo con alcune prospettive classiche e più recenti dell’antropologia economica, l’articolo si sofferma in parti­colare sulle pratiche di cura degli infermieri psichiatrici, che sembrano muoversi a cavallo tra due mondi. Analizzando, attraverso le loro pratiche, le forme in cui la psichiatria si intreccia con le risorse terapeutiche religiose, il saggio si propone di mettere in discussione non solo la dicotomia razionale-irrazionale/medico-re­ligioso che caratterizza il discorso psichiatrico in Ghana (e altrove), ma anche una serie di altre opposizioni che tendono a separare in modo netto il pubblico dal privato, il formale dall’informale, il dono dal mercato, l’economico dal religioso e la sfera del ‘bene’ da quella della ‘sofferenza’.

Taking the words of a prayer camp resident as point of departure, the author reflects on the complex role that money and pharmaceutical buying and selling play in the articulations between Christian prayer camps and psychiatric care in rural Ghana. Drawing on both classic and recent perspectives in economic anthro­pology, the article focuses on the care practices of psychiatric nurses in the Nzema area (Western Region), who seem to move seamlessly between two worlds. By analysing the ways in which psychiatric care is intertwined with religious thera­peutic resources, the article not only directly questions the rational/irrational and biomedical/religious dichotomies that inform discourses on mental health care in Ghana (and beyond), but also aims to nuance scholarly discourses that neatly oppose public and private, formal and informal, gift and market, economic and religious, and finally ‘the good’ and ‘suffering’.