Abstract
In questo saggio viene ricostruito il rapporto tra Giuseppe Cocchiara e il fascismo. La sua formazione intellettuale avvenne negli anni del regime, al quale aderì con convinzione e slancio, militando sempre nelle sue fazioni più radicali, condividendone fedelmente le scelte più tragiche come la guerra d’Etiopia, sottoscrivendo le Leggi Razziali, impegnandosi nella Seconda Guerra Mondiale con le armi culturali dell’antisemitismo. Sino a quando, come in un «mondo alla rovescia», sconfitto il fascismo sotto il peso di un’umiliante e sanguinosa disfatta, saranno proprio gli odiati inglesi a valorizzarne la statura intellettuale e la nuova Italia democratica a permettergli di avere una inarrestabile ascesa accademica e scientifica.
This essay reconstructs the relationship of Giuseppe Cocchiara with fascism. Cocchiara’s intellectual training occurred under the Regime, to which he adhered with conviction and enthusiasm, always militating in its most radical factions, faithfully sharing its most tragic choices such as the war in Ethiopia and the Racial Laws, also engaging in the Second World War with the cultural weapons of anti-Semitism. Paradoxically, when fascism was defeated under the weight of a humiliating and bloody defeat, were the hated Englishmen the ones who would enhanced his intellectual stature, opening the field for his academic and scientific rise in the new democratic Italy.