Abstract
Il saggio analizza il percorso intellettuale e professionale di Paolo Toschi durante il fascismo. Come molti altri della sua generazione, Toschi si trovò a simpatizzare con il fascismo sulla scia dell’esperienza della Prima Guerra mondiale e nel nome della difesa dei valori tradizionali. Toschi fu comunque sempre attratto più dall’arte e dalla cultura che dall’impegno politico attivo. Come altri intellettuali della sua generazione egli soffrì anche la difficoltà di un inserimento professionale soddisfacente che cercò di compensare con la collaborazione con giornali e riviste e con l’impiego delle relazioni derivato dall’inserimento nelle istituzioni culturali fasciste.
The essay analyses Paolo Toschi’s intellectual and professional career during fascism. Like many others of his generation, Toschi found himself sympathising with fascism in the wake of the First World War experience and in the name of defending traditional values. However, Toschi was always more attracted to art and culture than to active political engagement. Like other intellectuals of his generation, he also suffered from the difficulty of a satisfactory professional placement, which he tried to compensate for by collaborating with newspapers and magazines and by using the relationships derived from his inclusion in Fascist cultural institutions.