Abstract
In questo saggio si propone una ricostruzione dei primi anni della carriera del famoso etnologo africanista italiano Vinigi Lorenzo Grottanelli, impegnato in ricerche etnografiche sull’economia domestica degli indigeni della Somalia, in Etiopia e in Eritrea già a partire dai primi anni Trenta, e poi successivamente nel quadro della famosa Missione di studio al Lago Tana dell’Accademia d’Italia. Attraverso l’analisi delle sue valutazioni – fatte a posteriori sugli studi antropologici condotti nell’età coloniale – e delle più recenti critiche all’antropologia italiana degli anni del fascismo, si cercherà di restituire e contestualizzare la personalità scientifica e socio-politica di Grottanelli, quale etnologo aristocratico e conservatore, così come la sua originalità.
This essay proposes a reconstruction of the early years of the career of the well-known Italian Africanist ethnologist Vinigi Lorenzo Grottanelli, engaged in ethnographic research on the domestic economy of the indigenous peoples of Somalia, Ethiopia and Eritrea as early as the early 1930s, and later in the framework of the famous Study Mission to Lake Tana of the Accademia d’Italia. Through the analysis of his evaluations made a posteriori on the anthropological studies conducted in the colonial age and of the most recent critics on the Italian anthropology of the fascist era, one will try to return and contextualize the scientific and socio-political personality of Grottanelli, as aristocratic and right-wing ethnologist, as well as his originality.