Fabio Mugnaini — Il silenzio dei giganti. La rimozione del folklore di regime nella storia degli studi

Abstract

Le principali sintesi di storia degli studi italiani di folklore hanno aggirato il tema della compromissione con il regime fascista, che riguardò l’intero ambito etnologico e antropologico ma che marcò pesantemente anche gli studi sulle tra­dizioni popolari, allora in cerca di consolidamento accademico. La propaganda di regime attrasse giovani studiosi, formati alla scuola fascistizzata ma anche per­sonalità più compiute, che sostennero, sia nei ruoli istituzionali occupati che nei loro scritti, le politiche di stato e persino le tesi razziste più aberranti. Il saggio si interroga sulla rimozione di tale compromesso protrattasi fino agli anni Ottanta, sostenendo l’urgenza di un suo recupero critico in una storia degli studi più atten­ta alla relazione con la politica.

The main histories of Italian folklore studies have bypassed the theme of the compromise with the Fascist regime, which concerned the entire ethnological and anthropological fields but heavily marked the studies on popular traditions, then still in search of academic consolidation. The regime’s propaganda attracted young scholars, trained in the Fascist school, but also more accomplished person­alities, who supported in their institutional roles and writings state policies and even the most aberrant racist theses. The essay reflects on the removal of this compromise, which lasted until the 1980s, supporting the urgency of its critical recovery in a history of studies more attentive to the political dimension.