Abstract
L’articolo si propone di tratteggiare alcune premesse teoriche e le principali linee di indagine aperte dalla ricerca Economie informali e culture alimentari in Toscana dal dopoguerra a oggi, condotta negli anni 2020-2023 presso l’Università di Pisa. Il saggio si suddivide in tre parti. Nella prima, discuto brevemente il concetto di ‘economia informale’ nella sua accezione antropologica; nella seconda, descrivo alcune caratteristiche del contesto storico-territoriale studiato, soffermandomi sulle culture alimentari del mondo contadino tradizionale; nella terza, analizzo alcuni aspetti ‘informali’ della produzione e della circolazione del cibo nel contesto della campagna urbanizzata. Nelle conclusioni, infine, mi chiedo se la dialettica formale/informale può ancora servire a comprendere un presente in cui il mercato da un lato e la burocratizzazione o razionalizzazione amministrativa dall’altro si espandono e stringono sempre di più le loro maglie.
The article aims to outline some theoretical premises and the main lines of inquiry opened up by the research Informal economies and food cultures in Tuscany from the postwar period to the present, carried out in the years 2020-2023 at the University of Pisa. The essay is divided into three parts. In the first, I briefly discuss the concept of ‘informal economy’ in its anthropological meaning; in the second, I describe some features of the historical-territorial context studied, dwelling on the food cultures of the traditional peasant world; in the third, I analyze some ‘informal’ aspects of food production and circulation in the context of the urbanized countryside. Finally, in the conclusions, I ask whether the formal/informal dialectic can still serve to understand a present in which the market on the one hand and bureaucratization or administrative rationalization on the other are more and more expanding.