Abstract
«Noi mangiamo le nocciole ed i noccioleti mangiano noi», così si potrebbe descrivere il conflitto che sta emergendo in Italia centrale intorno all’implementazione di monocolture dei noccioleti. Basato su una ricerca etnografica, in questo contributo presento tre casi diversi di resistenza all’espansione di queste monocolture. In un senso più ampio, queste forme di resistenza permettono di interpretare una trasformazione in atto che sta cambiando profondamente il rapporto tra cittadini e ambiente, tra uomini e piante, seguendo delle logiche già conosciute in altre regioni del mondo. In conclusione, le linee del conflitto intorno alle monocolture possono essere comprese in modo più accurato nei termini della «svolta pro-biotica» analizzata da Jamie Lorimer rispetto alle lenti interpretative classiche della letteratura sull’ascesa del sistema alimentare globale o in quelle di un conflitto per il riconoscimento identitario di un movimento ambientalista.
«We eat hazelnuts and the hazelnut groves eat us», this is how one could describe a conflict emerging in central Italy around the implementation of new monocultures of hazelnut groves. In this contribution, I will present three cases of forms of resistance to the expansion of these monocultures of hazelnut groves. In a broader sense, these forms of resistance make it possible to interpret an ongoing transformation that is profoundly changing the relationship between citizens and the environment, between humans and plants, following logics already known in other regions of the world. In conclusion, the lines of conflict around monocultures can be understood more accurately in terms of what Lorimer describes as the «probiotic turn» than in the traditional terms of the global food system literature or as a conflict over identity recognition of an environmental movement.