Abstract
In questo saggio analizzo come le immagini fotografiche e gli oggetti del mondo contadino vengono utilizzate per produrre nostalgia da parte di residenti stranieri in contesti neorurali. La nostalgia per un passato che non abbiamo vissuto ci aiuta a comprendere i modi di costruzione e invenzione della località e le forme di oggettivazione culturale. Facendo riferimento a ricerche etnografiche condotte in Toscana negli ultimi quindici anni, mostro quanto la nostalgia contribuisca alla produzione estetica del paesaggio e della vita di paese, consentendoci di comprendere il senso che il desiderio di campagna contemporaneo assume per diversi attori sociali.
In this essay, I examine how photographic images and objects from the rural world are used by foreign residents in neo-rural contexts to elicit a sense of nostalgia. Nostalgia for a past we have not experienced provides insights into the construction and invention of locality, as well as on cultural objectification. Drawing on ethnographic research conducted in Tuscany over the last fifteen years, this study shows how nostalgia plays a role in shaping the aesthetic aspects of village life and landscapes, allowing us to understand the different meanings that contemporary countryside desire holds for different social actors.