Abstract
Il saggio, attraverso una ricerca etnografica multi-situata tra i capoverdiani a Capo Verde e in Italia, riflette sulla tematizzazione dell’insularità da parte della società e degli intellettuali capoverdiani. Indaga le trasformazioni avvenute nel corso del tempo in rapporto alla globalizzazione e alla femminilizzazione delle migrazioni nell’arcipelago, che, a partire dagli anni Settanta, hanno assunto una sempre maggiore consistenza. In particolar modo il saggio si focalizza su come le percezioni e la costruzione dell’identità capoverdiana siano mutate in relazione alle questioni coloniali e post-coloniali, alla migrazione femminile transnazionale e all’insularità secondo una prospettiva di genere, dialogando con la svolta relazionale e arcipelagica proposta dagli studiosi delle isole.
The essay, through multi-sited ethnographic research among Cape Verdeans in Cape Verde and Italy, reflects on the thematization of insularity by Cape Verdean society and intellectuals. It investigates the transformations that have taken place over time in relation to globalization and the feminization of migrations in the archipelago, which, since the 1970s, have become increasingly significant. In particular, the essay focuses on how perceptions and the construction of Cape Verdean identity have changed in relation to colonial and post-colonial issues, transnational female migration, and insularity from a gendered perspective, dialoguing with the relational and archipelagic turn proposed by island scholars.