Abstract
Il consumo di servizi di bellezza e di chirurgia estetica nell’area urbana del Portogallo si è evoluto nell’ultimo decennio, passando da un fenomeno elitario a una pratica sempre più comune e normalizzata, in particolare tra le donne che vivono a Lisbona, la capitale cosmopolita del Paese. Problematizzando la nozione stessa di ‘crisi’ e trattando le tecnologie di miglioramento come pratiche di bioinvestimento volte a promuovere la competitività personale, questo articolo esplora i desideri, gli immaginari e le tecniche effettive di miglioramento estetico nella capitale portoghese. Concentrandomi sui cambiamenti culturali in atto nella società portoghese, il mio obiettivo è esaminare le intersezioni tra ideologia neoliberista, la costruzione di nuove soggettività e la proliferazione mercificata delle tecnologie della bellezza in Portogallo nell’ultimo decennio. Il caso portoghese, con le sue specificità, offre un contesto interessante per studiare le pratiche di consumo in cambiamento, i progetti corporei e il lavoro legato all’apparenza.
The consumption of beauty services and cosmetic surgery in urban Portugal has evolved over the last decade from being an elite phenomenon to becoming an increasingly common and normalised practice, particularly among women living in Lisbon, the cosmopolitan capital of the country. By problematising the notion of ‘crisis’ and addressing enhancement technologies as bioinvestment practices aimed at promoting personal competitiveness, this article explores the desires, imaginaries, and actual techniques of beautification in the Portuguese capital. Focusing on the ongoing cultural shifts in Portuguese society, my aim is to examine the intersections between neoliberal ideology, the construction of new subjectivities, and the commodified proliferation of beauty technologies in Portugal over the past decade. The Portuguese case, with its specificities, provides an intriguing context for studying changing consumption practices, body projects, and the labour associated with appearance.